È il dicembre del 2015 quando inizia il nostro viaggio nella storia e nelle tradizioni della nostra regione, un lungo viaggio nel gusto, nell'arte, nella memoria, ma anche nel grande dinamismo tecnologico e industriale di questa bella terra. Con la globalizzazione anche il cibo ha acquisito un linguaggio universale, che ci arricchisce mostrandoci stili alimentari diversi, facendoci scoprire ingredienti e prodotti sconosciuti.
Da viaggiatori pazienti e curiosi, abbiamo percorso senza fretta, alcune vie storiche dell'Emilia Romagna, prima di tutto, e non poteva essere diversamente, la mitica Via Emilia, la grande arteria di comunicazione che da più di duemila anni collega le principali città della regione. Ma anche la via Popilia che costeggia il mare, e la medievale via Francigena, addirittura un'arteria europea.
Un viaggio nei sapori, nei saperi, nella cultura e nel patrimonio storico e architettonico dell'Emilia Romagna, soffermandoci ad osservare i luoghi e i panorami, sempre diversi dall'entro terra romagnolo alla bassa piacentina, un sapore per ogni passo, un gioiello artistico ed enogastronomico per ogni borgo, città, campagna, collina. Abbiamo rivisto ogni luogo con nuovi occhi e abbiamo ritrovato un passato ed un presente che non si sapeva d'avere.
Ci siamo soffermati ad ascoltare la storia che questa strada racconta e custodisce, storia fatta di vicende di popoli e di attività produttive. La nostra Regione è stata territorio di passaggio per molte culture e molti popoli, che hanno disseminato questa terra di tesori rinascimentali e gioielli medievali, e ne hanno anche influenzato le tradizioni alimentari. Le diversità culinarie legate alla tradizione e all'origine dei prodotti agroalimentari, che sembrano separare l'Emilia Longobarda e dei Ducati dalla Romagna Bizantina, sono frutto della storia, della cultura, dei popoli che l'hanno attraversata, dei prodotti che ogni territorio ha sviluppato.
Il cibo fa parte della storia collettiva di un popolo e individuale di ogni famiglia, tramandata oralmente da mamma in figlia perché ogni atto legato al cibo, anche il più semplice e quotidiano, esprime una storia e una cultura; mette al centro la famiglia, la donna, la sua capacità di nutrire, di "prendersi cura" anche nei momenti più difficili. E dentro ci passano gusti e sapori, odori e profumi, ma anche storie e saperi. In qualsiasi posto ci si trovi. In qualsiasi epoca si sia vissuti. Per questo abbiamo chiesto alle nostre e ai nostri anziani le ricette e i racconti legati a momenti particolari della loro vita.
Questo libro si può trovare presso la sede della nostra associazione versando un piccolo contributo che andrà interamente devoluto ad una casa rifugio per donne maltrattate.
Costruito in proprio